Credito d’imposta per il registratore di cassa
Scontrini elettronici, quando spetta il credito d’imposta per il registratore di cassa
Il credito di imposta è pari al 50% dell’onere sostenuto e fino ad un massimo di 50 o 250 euro
L’introduzione degli scontrini elettronici è stata una novità con cui hanno dovuto fare i conti diversi contribuenti italiani, ora alle prese con la richiesta del credito di imposta riconosciuto per l’acquisto dei registratori di cassa di nuova generazione.
L’agevolazione è connessa all’acquisto o al rinnovo di un registratore di cassa che renda possibile l’adempimento dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi. Si tratta di un contributo di tipo economico, erogato dallo Stato sotto forma di credito di imposta. Le norme relative all’utilizzo di tale credito sono tutte contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate emanato il 28 febbraio 2019 (Prot. n. 49842/2019).
A tal proposito, per chi avesse ancora dubbi, bisogna specificare che il credito di imposta è riconosciuto per l’acquisto di un nuovo registratore di cassa ma anche nel caso di adattamento di del modello”vecchio” (aggiornato con un sistema che permetta l’invio degli scontrini elettronici nei termini e nelle modalità previste dalla legge). A seconda della scelta fatta, ovvero nuovo acquisto o adattamento, cambia però l’ammontare del credito.
L’agevolazione è pari al 50% dell’onere sostenuto dal contribuente, ed è riconosciuta fino ad un massimo di 250 euro in caso di acquisto di un nuovo registratore di cassa o fino ad un massimo di 50 euro in caso di adattamento. La stessa, inoltre, vale nel caso il soggetto interessato abbia scelto di comprare un registratore di cassa usato. La norma, infatti, a tal proposito non fa alcuna differenza tra nuovo o di “seconda mano”.
La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri è diventata obbligatoria dal 1° luglio 2019 per tutti i contribuenti con un volume d’affari superiore a 400 mila euro, ma dal 1° gennaio 2020 interesserà la generalità dei liberi professionisti.
Tutti quelli a cui spetta l’agevolazione per l’acquisto o l’adattamento di un registratore di cassa di nuova generazione, potranno riportare il credito vantato nei confronti dell’Erario direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui è stata sostenuta la spesa (e nelle dichiarazioni successive – fino ad esaurimento – se il credito non è stato utilizzato per intero l’anno precedente).
L’utilizzo del credito, invece, potrà avvenire esclusivamente in compensazione tramite modello F24 e a decorrere dalla prima liquidazione periodica Iva successiva al mese in cui la fattura, relativa all’acquisto o all’adattamento, è stata registrata e il pagamento del corrispettivo, che deve essere tracciabile, è avvenuto.
Scontrini elettronici, quando spetta il credito d’imposta per il registratore di cassa
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